Quasi un raduno - 37 ACS Autieri caserma SMECA

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Quasi un raduno

Gli Incontri

La voglia di stare insieme, ricordare, ciacolare e trascorrere qualche ora in serenità ci ha permesso , anche in questa occasione, di "richiamare" un manipolo di ex allievi del 37° ACS per una missione speciale:    UFFICIALMENTE  :  missione "Gemona"      UFFICIOSAMENTE : passare due giorni tra amici, gustose pietanze ed ottimi vini.  In 'autocolonna' : Baronio Giacomo, Candotti Adeni, Contessini Avesani Ippolito, Cunegondi Lucio, Ganimede Luigi, Longhena Giuliano, Maffi Renato e Mantovi Corrado
Poichè mancava il navigatore a Luigi, dal primo all'ultimo mezzo della 'colonna' si è formato un buco di una cinquantina di km presto recuperato.
Organizzata singolarmente la prima parte del viaggio, la “ missione” sopra citata è iniziata.  Prima tappa Casale sul Sile, splendida e simpatica cittadina sull’omonimo fiume, patria del nostro commilitone Paolo Dotto, dove troviamo anche Adeni Candotti, che ha provveduto a buona parte dei beveraggi.  Il caro Paolo ci aspettava con ansia e con una brutta notizia: parte del programma pomeridiano veniva cancellato a causa di possibili tempeste.
Addio alla gita in battello lungo il fiume fino a Venezia. (già prenotata per il prossimo anno).  Paolo ci ha accolto insieme a Maria Teresa, la moglie, con gioia e grande ospitalità. Il banchetto, organizzato ed imbastito in giardino, ci ha consentito di onorare a dovere l'invito. Spaghettata iniziale, -erano maccheroni ma” maccheronata” non dà l’idea dell’intimità trovata- decisamente abbondante e squisita, seguita da salumi di qualità , formaggi locali squisiti, focacce, salse  ... tutto semplice ma sapientemente curato e sicuramente casereccio. Le bevande, a parte Il Luigi che si è sbronzato con la Ferrarelle, hanno annaffiato i salumi, e valorizzato i formaggi, e alla fine si sono contate molte vittime. Adeni ha portato il “ suo vino” , presumo un ormai “ fuori legge “ CLINTO col quale ha fatto godere piu’ di un commensale, e la grappa, (questa sicuramente fuorilegge). Il caffè doppio ha sancito la fine del “primo round”.   Poichè occorreva fare spazio in previsione della cena prenotata a base di pesce,  Paolo ci ha propinato una bellissima scarpinata lungo il Sile: un sentiero anche ciclabile in una splendida oasi protetta.  Aironi, cormorani, germani, nutrie, no, non Luigi, abbiamo trascorso, tra celie e battute un paio d’ore. Rimane giusto il tempo per accedere alla pensioncina, per testare il letto e rinfrescarsi con una doccia, e subito un aperitivo per evitare che calasse troppo il tasso alcolico nel sangue. Al ristorante la serata è stata arricchita dalla presenza di altri tre commilitoni: Basso Nello, Mazzoli Francesco e Michelet Enzo si sono aggiunti ed hanno con noi gustato un' ottima cena, tutto e solo pesce. E che pesce !!! Un plauso al cuoco, e a Paolo per l’ottima scelta. Un grazie sentito anche ad Enzo che ci ha omaggiati di un ottimo Prosecco di quelli con la P maiuscola.
La mattina successiva, giovedì 25 Giugno, ci ha visto partire alla volta della nostra seconda meta… Gemona. Colazione ricca, recupero prima di Paolo e poi di Adeni lungo la strada… poi verso le ore 12,00 arrivo a destinazione.  Roberto Gubiani, ci aspettava all’uscita dell' autostrada. I saluti, gli abbracci e un po’ di commozione per l’amico rivisto dopo parecchio tempo hanno pervaso i nostri animi. Nonostante la sorte contraria e la salute cagionevole è ancora pieno di spirito e ci ha fatto veramente piacere l’averlo trovato in discreta forma, anche se dovrà ricorrere a successive visite e cure. L’apprensione per il lungo viaggio di ritorno ci ha consigliato di dirigerci senza indugio  alla volta dell ‘ ANTICA TRATTORIA DA GASPAR “ , a Tarcento una quindicina di chilometri da Gemona. Percorse  impervie strade di montagna, guidati da Roberto che già si era spinto in avanscoperta, abbiamo raggiunto il locale , veramente meritevole di essere visitato,è magistralmente gestito dalla moglie e dalla cognata del nostro commilitone Vignali Giulio purtroppo assente per problemi di lavoro, ma presente spiritualmente con tutti noi, secondo il nostro stile.  Una bellissima sorpresa in quanto nessuno si sarebbe immaginato, dopo un così tortuoso viaggio, di trovare una splendida trattoria , stile baita con arredamenti completamente in legno e pregevoli suppellettili. L'accoglienza è stata all'altezza del locale.
Fatte le doverose presentazioni ( anche qui ci sarebbe una lunga storia .. ricerca  infinita di Vignali … terminata grazie ad un ricordo del nostro carissimo Marziano Ricci Carnevale) la Sig.Ra  Valentina ci ha illustrato ed elencato la lista delle portate. Difficile ricordare i nomi, difficile dimenticare i sapori semplicemente eccezionali.  Veramente una cucina d'eccezione!  Un piatto su tutti del quale ci siamo annotati il nome: i cjalcions (bis richiesto) e già, anche il risotto al porro, e ...  Veramente un pranzo fuori da ogni aspettativa.
Come in  tutte le “ storie”, specialmente quelle belle, il tempo diventa inclemente. Il sig. dolce ed il caffè ci hanno richiamati all’ordine. Infiniti i saluti, i ringraziamenti per come siamo stati coccolati, un po’ di invidia per Giulio che puo’ godersi questo ben di Dio …   Ripeteremo questa bellissima esperienza.  Lasciato il ristorante, Roberto ci ha accompagnato all’ingresso dell’autostrada per evitare che finissimo in Slovenia, col navigatore di Luigi.  A Roberto il pensiero e gli auguri di tutti noi, un grande saluto ed un grande grazie per la compagnia. A presto!

 
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