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Memori della simpatica ma significativa esperienza dello scorso anno ,nei giorni 05-
Ganimede racconta: con accordi consolidati nella precedente settimana abbiamo tracciato l’itinerario e confermato agli ìnteressati la nostra presenza.
Prima tappa ,dopo il classico ed immancabile “ recupero “ dei coniugi Cunegondi all’uscita autostradale di Verona Est-
Nonostante il chilometraggio il viaggio si è rivelato calmo e tranquillo: poco e disciplinato il traffico. Sembravano tutti autieri del 37° corso ACS. !!!!
All’uscita del casello autostradale di Gemona/Osoppo il caro Roberto, col l’immancabile sigaretta in bocca, tipo il Salgariano Yanez de Gomera, ci ha accolti con un grandioso e radioso saluto di benvenuto.
Ci aspettava con ansia, sicuramente ricambiata, anche per riscattarsi dalla forzata assenza allo scorso raduno di Roma a causa di una maledetta e inopportuna febbre che lo ha costretto a “ disertare” .
Ci ha subito accompagnato all’alloggio per noi cortesemente cercato: depositati i bagagli e velocemente rifocillati , siamo stati invitati a visitare la “ RESUSCITATA “ Gemona .
Non esagero , vedere per credere ! Una cittadina linda, pulita ed accogliente, in contrasto alle decine di foto che “ ornano” le pareti delle
case ricostruite ad immortalare la triste realtà del terremoto che ha sconvolto l’intera regione.
Vi posso assicurare che TUTTO E’ COME PRIMA.
Solo le immancabili e strazianti rovine di caseggiati totalmente distrutti , irrecuperabili ed andati perduti, segnano,come ferite ormai guarite e cicatrizzate, l’immane tragedia.
La visita al Duomo -
Poi, comodamente seduti al tavolo di un bar , ci siamo scatenati : immancabili ricordi, piacevoli e non , altri aneddoti e situazioni … tutto con l’enfasi di chi ,comunque ,non vuole dimenticare.
Raggiunti dalla Signora Bruna , moglie del nostro ospite Roberto,abbiamo dovuto , meglio scrivere “ abbiamo voluto” recarci a cenare. Ospite premuroso, aveva organizzato una cenetta tipicamente Friulana, in ambiente simpatico ed amichevole, offrendoci cibi locali, appetitosi e sicuramente salubri.
Dopo cena …. all’insegna di chiacchierata a fiume. Che fisico !!! ...La stanchezza e l’ora tarda hanno consigliato una ritirata :tutti ìn branda !
Domenica mattina , colazione e purtroppo i soliti e tristi saluti : infiniti e direttamente proporzionali alla gioia di tutti noi, per la bellissima giornata trascorsa insieme.
Proseguendo nel nostro viaggio, la tappa successiva ci ha portato a Corerno, f.ne di Sedegliano, dove la gentilissima signora Valì Molaro , con i figli Matteo e Tommaso ci ha accolti con un benvenuto “regale”.
Non mi riferisco al rinfresco che ci hanno offerto. Certe cose non si possono tradurre, ma toccano e lasciano il segno !
Ho già in altra occasione accennato alla fantastica ospitalità della famiglia del compianto Fiorenzo, ma in questa occasione si sono sinceramente superati: posso solo dire che ci hanno fatti sentire a casa nostra, non amici ma parenti; di quelli stretti.
I ragazzi -
Anche Liliana e Rita hanno subito legato col Valì, con la semplicità e la stima di grandi amiche di vecchia data, il tutto dopo pochi minuti. Che abbiano frequentato il 37° corso ACS / Femminile a nostra insaputa ?
Immancabile ,dopo i lunghi convenevoli ,la visita al vicino cimitero : fiori , preghiere e saluti anche da parte degli assenti.
Il pranzo al quale siamo stati invitati – ma non una pausa pranzo per le nostre lingue – ha purtroppo segnalato l’immancabile trascorrere del tempo, sempre tiranno quando non dovrebbe.
Potete immaginare il proseguo e l’ormai inderogabile sopravvenuto momento della partenza : baci , saluti , abbracci e chiaramente la promessa di un prossimo e già bellissimo futuro incontro.
Un grande e sincero ringraziamento a Roberto ,a Valì, Tommaso e Matteo per le bellissime ore che ci hanno regalato.