Visita a Fam.Molaro e Gubiani - 37 ACS Autieri caserma SMECA

Vai ai contenuti

Menu principale:

Visita a Fam.Molaro e Gubiani

Gli Incontri

Memori della simpatica ma significativa esperienza dello scorso anno ,nei giorni  05-06 di Luglio, Luigi, Lucio e le rispettive mogli, Rita e Liliana, hanno effettuato una veloce trasferta in Friuli.
Ganimede racconta:   con accordi consolidati nella precedente settimana abbiamo tracciato  l’itinerario e confermato agli  ìnteressati la  nostra presenza.
Prima  tappa ,dopo il classico ed immancabile “ recupero “ dei coniugi Cunegondi all’uscita  autostradale di Verona Est- ormai siamo riconosciuti anche dai lampioni del parcheggio- è stata Gemona del Friuli.
Nonostante il chilometraggio il viaggio si è rivelato calmo e tranquillo: poco e disciplinato il  traffico. Sembravano tutti autieri del 37° corso ACS. !!!!
All’uscita del casello autostradale di Gemona/Osoppo il caro Roberto, col l’immancabile sigaretta in bocca, tipo il Salgariano Yanez de Gomera, ci ha accolti con un grandioso e radioso saluto di benvenuto.
Ci  aspettava con ansia, sicuramente ricambiata, anche per riscattarsi dalla forzata assenza allo scorso raduno di Roma a causa di una maledetta e inopportuna febbre che lo ha costretto a “ disertare” .
Ci ha subito accompagnato all’alloggio per noi cortesemente cercato: depositati i bagagli e  velocemente rifocillati  , siamo stati invitati a visitare la  “ RESUSCITATA “ Gemona .
Non esagero , vedere per credere !  Una cittadina linda, pulita ed accogliente, in contrasto  alle decine di foto che “ ornano”  le pareti delle
case ricostruite  ad immortalare la triste realtà del terremoto che ha sconvolto l’intera regione.
Vi posso assicurare che TUTTO E’ COME PRIMA.
Solo le immancabili e strazianti rovine di caseggiati totalmente distrutti , irrecuperabili ed andati perduti, segnano,come ferite ormai guarite e cicatrizzate, l’immane  tragedia.
La visita al Duomo -anch’esso compromesso ma ristrutturato ed agibilissimo- per una preghiera  ed un pensiero ai defunti è stata  di rigore.
Poi, comodamente seduti al tavolo di un bar , ci siamo scatenati  : immancabili  ricordi, piacevoli e non , altri aneddoti e situazioni  … tutto con l’enfasi di chi ,comunque ,non vuole dimenticare.
Raggiunti dalla Signora Bruna , moglie del nostro ospite Roberto,abbiamo dovuto , meglio scrivere “ abbiamo voluto” recarci a cenare. Ospite premuroso, aveva organizzato una cenetta tipicamente Friulana, in ambiente  simpatico ed amichevole, offrendoci cibi locali, appetitosi e sicuramente salubri.
Dopo  cena ….  all’insegna di chiacchierata a fiume. Che fisico !!!  ...La stanchezza e l’ora tarda hanno consigliato una ritirata :tutti ìn branda !
Domenica mattina , colazione e purtroppo i soliti e tristi saluti : infiniti e direttamente proporzionali alla gioia di tutti noi, per la bellissima giornata trascorsa insieme.
Proseguendo nel nostro viaggio, la tappa successiva ci ha portato a Corerno, f.ne  di Sedegliano, dove la gentilissima signora  Valì  Molaro ,  con i figli Matteo e Tommaso  ci  ha  accolti con un benvenuto “regale”.
Non mi riferisco al rinfresco che ci hanno offerto. Certe cose non si possono tradurre, ma toccano e lasciano il segno !
Ho già in altra occasione accennato alla fantastica ospitalità della famiglia del compianto Fiorenzo, ma in questa occasione si sono sinceramente superati: posso solo dire che ci hanno fatti sentire a casa nostra, non amici ma parenti;  di quelli stretti.
I ragazzi -cresciuti ma sempre benevolmente ragazzi ,non me ne vogliano-  ci hanno accolto festosamente,subito chiedendoci ed interessandosi  agli sviluppi delle nostre ricerche, chiedendoci quali fossero i  segreti dei nostri “ successi”  e quali i metodi adottati. Semplice : voglia di ritrovare amici, abnegazione e digitare numeri sul telefono.
Anche Liliana e Rita hanno subito legato col Valì, con la semplicità e la stima di grandi amiche di vecchia data, il tutto dopo pochi minuti. Che abbiano frequentato il 37° corso ACS / Femminile a nostra insaputa ?
Immancabile ,dopo i lunghi convenevoli ,la visita al vicino cimitero : fiori , preghiere e saluti anche da parte degli assenti.
Il pranzo al quale siamo stati invitati –  ma non una pausa pranzo per le nostre lingue –  ha purtroppo segnalato l’immancabile trascorrere del tempo, sempre tiranno quando non dovrebbe.
Potete immaginare il proseguo e l’ormai inderogabile sopravvenuto momento della partenza : baci , saluti , abbracci e chiaramente  la promessa  di un prossimo e già bellissimo futuro incontro.
Un grande e sincero ringraziamento a Roberto ,a Valì, Tommaso e Matteo  per le bellissime ore che ci hanno regalato.

 
Torna ai contenuti | Torna al menu